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Non ci siamo impegnati abbastanza

Più di un mese fa è venuto a mancare un regista/attore/scrittore/giullare/illustratore/creatore di pupazzetti animati/narratore e altre cose che finiscono in "ore", originario di Vico del Gargano: Ferruccio Castronuovo. E, a distanza di qualche settimana, non riesco a non pensare a lui. A lui e Fellini. “Il suo doppio”, così lo chiamavano. Mi sembra di averlo conosciuto di persona, Fellini, per tutti i racconti, le curiosità, gli aneddoti che Ferruccio mi ha regalato. Con le sue parole sono riuscito ad immaginare l’atmosfera magica di quegli anni, ma le emozioni che ha provato… quelle non ci sono riuscito ad immaginarle. I suoi backstage, che erano dei film a parte; il suo archivio, così prezioso. La sceneggiatura del suo film ...

Pozz pur murì / Now I can die happy

Metti insieme Robin Williams, uno dei miei attori preferiti, e “Dio Steven Spielberg” e il risultato è BANGARAAAANG HOOK, ovvero il mio film preferito! Nel 2014 stavo partecipando a “Puglia Experience”, il workshop organizzato da Apulia Film Commission e riservato a sceneggiatori provenienti da tutto il mondo che, girando per la Puglia, avrebbero trovato ispirazione per il loro lavoro. In questa occasione conobbi lui: James Hart, l’autore e coproduttore di “Hook - Capitan Uncino”. Ci raccontò vari aneddoti, tra i quali quello che l'idea della sceneggiatura gli venne a partire dalla domanda fattagli da suo figlio (allora bambino): "E se Peter Pan fosse cresciuto?". Nessuno, a parte un bambino, poteva essere così genia...

Parliamo di Ugo Tognazzi?

Cento anni (e due giorni) fa nasceva Ugo Tognazzi. Sì, sicuramente anche per me Ugo Tognazzi è “Amici Miei” (a mio parere uno dei rari casi in cui i sequel non hanno deluso). Ma il film di Monicelli è solo la punta dell'iceberg di un artista che ha sdoganato alcuni aspetti dell'essere umano poco esplorati nel cinema. Si potrebbe dire che Tognazzi era l'anti Fellini (Dio solo sa cosa sarebbe stato un film con Tognazzi diretto da Fellini): uno esplorava il sogno, si estraniava dalla realtà con orpelli onirici; l’altro interpretava molto spesso lo "stronzo". L'umano è per sua natura un misto di bene e male e Tognazzi ha spesso impersonato l'uomo vero, infimo, spregevole, approfittatore. Nel film “I mostri”, ad esempio, insegna ...